Franca Alaimo
- 19/11/2010 18:15:00
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Leggo questo pensiero della Savelli in modo assai diverso da quello espresso dal suo precedente commentatore. Cristo ci ricorda che bisogna perdere se stessi per essere davvero liberi; e, secondo me, il testo di Loredana si muove in questa direzione. Quando, infatti, riusciamo a liberarci di noi stessi per abbondonarci al Tutto, e ci dimentichiamo, siamo, finalmente, morti a noi stessi, e perciò assai più vasti e in armonia. La morte, laltra, la definitiva, sarà così. Sì, credo di sì: la gioia dessere liberi da ogni egoismo e corteggiamento di se stessi per essere infinita e pura energia damore. Può darsi che abbia scantonato; ma i testi lapidari, come questo commentato, finiscono con lessere i più enigmatici e complessi.
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